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Green Pass a scuola cosa cambia

La certificazione verde, fondamentale o potenziata (più semplice dal vaccino o dalla guarigione), ora non sarà più richiesta per entrare in molti luoghi, ora nemmeno per i soggetti comunque obbligati a vaccinarsi, tra cui gli over 50. In teoria, anche che hanno scelto di non vaccinarsi.

 

Cosa succede a scuola

Personale scolastico e studenti sotto pressione fino al 15 giugno. Su richiesta del dirigente scolastico occorre dimostrare entro cinque giorni l’esenzione dal vaccino o che è stato vaccinato con richiami o che ha prenotato la dose di vaccino da ricevere entro 20 giorni. Altrimenti si rischia la multa una tantum dei cento euro ma senza sospensione dal lavoro.

 

Insegnanti fuori dalle aule

 

Coloro che svolgono la loro attività nelle scuole continuano ad essere obbligati a vaccinarsi fino a giugno e potrebbero comunque tornare sul posto di lavoro senza il Green Pass. In questo caso, tuttavia, fino alla fine dell’anno scolastico, questo personale dovrebbe essere assegnato a compiti diversi senza aver contatti con gli studenti.

C’è un accordo tra il Ministero del Lavoro e della Salute per ritenere la responsabilità della mascherina (che in ogni altro caso potrebbe decadere dal 1° maggio) per tutti i soggetti che svolgono la propria attività, pubblica o privata, in contatto con i colleghi e per i soggetti che sono pubblici.

 

Un mese in più di sicurezza degli studenti


La linea del Ministero dell’Istruzione è di rendere obbligatoria durante le lezioni i dispositivi di protezione come la mascherina, nonostante tutto manchi poco più di un mese alla fine delle lezioni. Il decreto che ha disegnato il percorso di uscita dall’emergenza previsto per i successivi mesi continua ad essere: “Fino allo stop dell’anno scolastico nelle scuole (…) è obbligatorio applicare i dispositivi di sicurezza respiratoria”. Forse un nuovo decreto potrebbe stabilire che non siano più necessari e sembra molto difficile che venga probabilmente preso.